Intervista: Lucky Bastardz

Nessuna Descrizione In occasione del Metal Valley Open Air a Rossiglione (GE), incontro durante la mattinata Geppo dei Lucky Bastardz che, disponibilissimo, decide di dedicarmi una allegra chiacchierata. Si è parlato del loro ultimo album "Bite Me, Dude", del relativo tour di supporto e molto altro. Non anticipiamo nulla, perciò, buona lettura!

 

Benvenuto su Metalwave! Iniziamo parlando della vostra ultima fatica discografica “Bite Me, Dude”. Ce ne parleresti?

Geppo :: Grazie a Metalwave ed allo staff. Parlando del nuovo album, questa volta abbiamo avuto più tempo rispetto alla registrazione del primo. Mentre per “Hated Who We Are” è stata un’esigenza finire in un mese, trasformando quattro pezzi in tredici, il secondo ha avuto una gestazione più lunga per i nostri canoni, così che Mark e Paco hanno avuto tempo per fare arrangiamenti che sul primo disco non c’erano, infatti questo è molto più diretto.

Quanto tempo avete impiegato ad inciderlo?

Geppo :: Abbiamo impiegato circa un paio di mesi per fare delle prove di registrazione una volta che i pezzi erano finiti in modo tale da entrare in studio e risolverla in venti giorni, anche perché i musicisti vanno abbastanza dritti.

Generalmente come viene composto un vostro brano?

Geppo :: Un nostro brano nasce da idee principalmente di Mark ed in secondo luogo di Paco. Mark porta le linee thrash e blues mentre Paco va a vedere delle sue idee rockabilly, creando pezzi più seri come ad esempio “Honour And Blood”, che ha una elaborazione diversa e più seria rispetto al nostro cazzaraggio.

Parlando invece dei testi, da cosa prendete principalmente ispirazione?

Geppo :: Ovviamente parliamo di rock ‘n roll perciò birra, donne, sigarette...tutto quello che è un eccesso, a parte questi casi che ti citavo prima come “Honour And Blood”, oppure l’introduzione “Taste From The Land Of Mafia”, dove l’ispirazione è presa da quello che è sostanzialmente il tessuto dell’Italia, perché non vogliamo rinnegare il punto da dove veniamo. In questo caso è un approfondimento quasi Morriconiano di quello che è la mafia vista in maniera oggettiva, dicendo quello che è senza parlarne né bene né male, cioè che ci entri in piedi e ne esci coricato.

In soli due anni di attività avete ricevuto molte soddisfazioni, con un tour che ha toccato molte parti d’Italia, sfociando persino in Germania e facendo inoltre da supporto a molte band famose come Onkel Tom Angelripper, Strana Officina, Napalm Death tra i tanti. Come sta andando il tour del recente “Bite Me, Dude”?

Geppo :: Sta andando bene, anche perché noi mettiamo come prima cosa le date live e non ne facciamo una questione di soldi, quindi è più facile fare tante date non avendo un cashet da rispettare.

C’è una data in particolare che vi è rimasta impressa durante il tour ed una band con cui avete stretto particolare amicizia?

Geppo :: Con Pino Scotto c’è un’amicizia che a livello professionale mi ha cambiato la vita e in più, avendoci sentito con la prima formazione con il vecchio bassista, che salutiamo sempre, e con il nuovo Mr. TNT, oltre a Pino si è innamorata di noi anche tutto il resto della band. C’è molta empatia, si lavora bene ed è lo stesso Pino a cercarci perché gli fa piacere; tanto è vero che ci ha contattati lui per il video di "Sin City" su Rock Tv e lo ringraziamo molto! Oltre a Pino Scotto, con cui è sempre un piacere suonare, essendo un fan dei Sodom, ma molto tempo è stata una soddisfazione personale poter suonare con Onkel Tom Angelripper, ma anche al Glam Attack a supporto dei Crashdiet, anche se di glam abbiamo ben poco. Fortunatamente abbiamo trovato gente squisita come anche le Crucified Barbara, tutte persone che ti mettono allo stesso livello senza fare le rockstar.

Ottimo brano “Sin City”, chi lo ha composto?

Geppo :: C’è musicalmente molto di Mark, mentre i testi sono scritte completamente da Paco e penso che prenda molto dal fumetto.

C’è una band in particolare con cui vorreste suonare prossimamente?

Geppo :: Mi piacerebbe molto poter suonare con i Desperados, dove milita Alex Kraft, che è anche compositore, cantante e chitarrista degli Onkel Tom.

Avete mai pensato di registrare un live? Ho saputo inoltre che da non molto avete eseguito dal vivo un set acustico, ne farete altri o era un’occasione speciale?

Geppo :: Sì, ci stiamo pensando, però i mezzi sono quelli che sono e per il momento ci occupiamo di quello che è il prossimo disco dato che abbiamo un po’ di carne al fuoco! In realtà noi suoniamo parecchio in acustico, è una cosa che è nata da me e poi è stata sposata da tutti gli altri. Ci credevamo poco, però abbiamo pensato che fosse il modo adatto per conquistare quei luoghi dove i jazzisti arrivano ed il rock no, i cosiddetti “baretti”. Ovviamente abbiamo fatto tutto di fretta come sempre, non abbiamo mai fatto una prova prima, però avendo Mark che è un polistrumentista passa tranquillamente dalla batteria alla chitarra ritmica oltre a due chitarre acustiche, il basso identico a quello live, colleghiamo tutto ad un mixer e vai! La cosa che fa sorridere è che funzionano bene, infatti ne facciamo parecchi!

Parlando invece di scena metal italiana qual è il tuo parere? Quali band ritieni molto valide?

Geppo :: Io penso di non essere nessuno per dirlo, sicuramente c’è qualcuno che mi interessa citare, che sono quelli con cui sgomitiamo ad ogni show e meritano sicuramente, mentre quelli che non cito non è perché c’è disattenzione da parte mia, ma penso che come loro stiano facendo la loro strada. Dobbiamo certamente molto ai Dustineyes nel varesotto, gli stessi Longobardeath che saluto Ul Mik!, a Genova abbiamo trovato persone stupende gli Sfregio e devo dire che lavorare con loro e con Seth è stato fantastico, a Torino invece ci sono i Backstage Heroes, band che riscuote molto successo nel torinese ed anche fuori.

Cosa pensi del web?

Geppo :: Io da ignorante che sono conosco solo Facebook, perché tutti i giorni quando si stacca Mark dalla pagina dei Lucky Bastardz mi ci attacco io. Sicuramente il web permette di far circolare più velocemente le notizie, è molto più freddo però ci sono webzine come la vostra ed altre sempre molto seguite che permettono di arrivare dove non si sarebbe potuti giungere altrimenti e questo è veramente buono. Il lato negativo è poi quello del download pirata, anche se penso che a noi riguardi in minima parte, anche perché se qualcuno ci scarica adesso ci fa solo piacere! E’ importante fare girare il nome ed infatti posso dire che siamo bene conosciuti in giro!

Quali sono i vostri piani futuri più imminenti?

Geppo :: Suonare tra due o tre ore qua al Metal Valley dove ringraziamo tutto lo staff, Trevor ed i Sadist che sono tutti all’opera, spaccare qualche culo al Rock Inn Somma, un posto caldo per noi. Inoltre abbiamo in cantiere una data in Svezia il 28 di ottobre che stiamo cercando di farle diventare due!

Grazie mille per il tempo concesso e per la disponibilità: lascio a te la chiusura con un messaggio ai fans ed ai lettori di Metalwave.

Geppo :: Sicuramente vorrei dire che è più bello andare a cercare qualcosa in un angolo sporco piuttosto che su MTV & Co. Perciò dico di foraggiare, come ho fatto anch’io da ragazzo, quello che è l’underground perché è da lì che poi escono fuori le cose più importanti. Io ricordo, ad esempio, che da ragazzino avevo scoperto i Sadus aprendo un disco dei Death (Leprosy) e vedendo l’immagine di una loro t-shirt; scoprii così una band stupenda che adesso è conosciuta in tutto il mondo!

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Intervista di Theclairvoyant Articolo letto 3720 volte.

 


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